C’è Vita e Vita | Ferrara
C'È VITA E VITA, 2010-2011
MEIS, Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, Ferrara
Public art installation project
Shaped and excavated perimetral walls, projected lights, water stream, architectural spaces
VIDEO
ABOUT THIS PROJECT
There is Life and Life
This work is conceived as a permanent museum and public art installation developing along the entire perimeter of the building’s walls. There is Life and Life is a threshold that symbolically creates a connection and separation between the Museum and the City.
It lives 24 hours a day: sunlight in daytime and artificial light at night activate it inside and outside the building.
The absence of matter is a visible presence: what subtracts, adds and reveals, emptiness means and creates a relation; the osmosis between inside and outside, past and present generates communication. The Hebrew letters are the poetic elements that unite and separate. Their emptiness reveals: it is an alphabet of light that shines on the threshold of Space and Time.
There is Life and Life
Letters carried by the wind,
Penetrate the walls of time.
Voids create space
Light and vision,
Memory, imagination,
identity and future.
Absence completes,
What unites, separates.
Inside and outside coincide
In the experience of the present time.
The wall breathes,
Transparent to light.
In the wind of memory
Is the threshold of time.
Lʼopera si compone di:
1) Lettere Ebraiche
Realizzate scavando le sagome direttamente nelle pareti in mattoni del muro perimetrale esterno. Le linee di taglio delle singole lettere verranno tracciate sulla superficie del muro mediante proiezioni.
2) Luce
Un sistema di proiettori a scarica a basso consumo, installati in cima ai lampioni perimetrali, proietterà luce direttamente attraverso le sagome delle lettere.
3) Acqua
Un corso dʼacqua composto da 5 elementi, ciascuno autonomo e dotato di pendenza, sistema di filtratura e riciclo dellʼacqua, scorrerà attorno al perimetro del muro esterno. Le cinque vasche, profonde pochi centimetri e dal fondo verniciato di nero, agiranno come fluide superfici specchianti la luce proiettata dallʼinterno attraverso le lettere.
Elementi ambientali:
A) Il camminamento tra i due muri perimetrali ricoperto da un tappeto dʼerba).
B) Lʼattuale zona di rispetto tra la parete esterna dellʼedificio e il perimetro delle case circostanti diventerà un giardino pubblico dal quale godere dellʼopera (architettura, alfabeto, luce, acqua) di notte, illuminata e di giorno alla luce del sole.
CONCEPT
L’opera è concepita come installazione museale permanente e al contempo come intervento d’arte pubblica che si sviluppa lungo l’intero perimetro delle mura dell’edificio. C’è Vita e Vita è una soglia tra il Museo e la Città: ne crea simbolicamente il collegamento e la separazione.
L’installazione è viva e fruibile 24 ore al giorno: di giorno la luce solare, di notte l’irradiazione di luce artificiale la attivano dall’interno e dall’esterno dell’edificio.
L’assenza di materia diventa presenza visibile: ciò che sottrae aggiunge e rivela, il vuoto significa e crea relazione: l’osmosi tra interno ed esterno, tra passato e presente genera comunicazione.
Le lettere ebraiche sono l’elemento poetico che unisce e separa: il loro vuoto respira e rivela. Un alfabeto di luce risplende sulla soglia dello Spazio e del Tempo.
C’è Vita e Vita
Lettere portate dal vento,
Penetrate nelle mura del tempo.
Vuoti creano spazio,
Luce, visione,
Memoria, immaginazione,
Identità, Futuro.
L’assenza completa,
Ciò che unisce, separa,
L’interno e l’esterno coincidono
Nell’esperienza del tempo presente.
Il muro respira,
Trasparente di luce.
Nel vento della memoria
E’ la soglia del tempo.
C’è Vita e Vita.
Silvio Wolf, 2010