Sala Zero
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
SALA ZERO. L’INVISIBILE QUOTIDIANO
(Room Zero. The Invisible Everyday)
Site-specific installation included in the exhibition "Seeing the Invisible", APE Museo, Parma, 2022
AUDIO
ABOUT THIS WORK
The installation Sala Zero. The Invisible Everyday intends to subvert the order of the everyday’s experince, offering the possibility to perceive and welcome what has become invisible to our senses because it is so close, immersed in the sphere of the everyday, the banal and the ‘ordinary’. Not the search for what is beyond the visible, but rather pertains to a removed perception of which we are not aware, stimulating the observation in the closest place of our life: the home environment.
A large scale photographic wall-library divides in two parts the first room of the exhibition Seeing the Invisible. Looking through the openings created by the missing books, the visitors discover and become participants in an unexpected gravitation of celestial bodies: the ‘meteorites of everyday life’, an incessant flow of elements of quotidian life in the form of an unexpected ‘present elsewhere’, which appears in the semblance of the infinitely near and the infinitely far, of the great and the small: what is absolutely, invisibly, extraordinarily close to us.
This first room of the exhibition, which gives access to the most advanced scientific and technological research around cells, electrons and molecular models, subatomic forces and particles, microscopy and nanometry, planets, stars, gravitational waves and the universe, is a space of transition and passage, while at the same time of meditation, vision and listening: a place of awareness.
Title: Room Zero. The Invisible Everyday
Year: 2022
Technique: Blurred wall-size photo enlargement, 3 channel video installation, 4 channel acoustic diffusion in the double architectural space.
The following collaborated in the realization of this project:
Tiziano Crotti: Composition, sound design and processing.
Marco Ferrari: Digital design and video composition.
Sovvertire l’ordine del quotidiano, rendendo visibile ciò che non vediamo, non sentiamo, non siamo più in grado di avvertire.
Viviamo costantemente proiettati fuori da noi stessi, immersi in stimoli sensoriali sempre più invasivi che ci conducono lontano, in mondi virtualmente pervasivi e fisicamente distanti.
L’installazione site-specific multi-media Sala Zero. L’Invisibile Quotidiano, intende offrire la possibilità di percepire ed accogliere ciò che è diventato invisibile ai nostri sensi perché così vicino, calato nella sfera del quotidiano, del banale e dell’ ‘ordinario’. Non la ricerca di ciò che si trova oltre il visibile, ma piuttosto attiene a una percezione rimossa della quale non abbiamo consapevolezza.
L’opera consiste in un’installazione che stimoli l’osservazione nel luogo più prossimo della nostra vita: l’ambiente domestico, nel quale una grande parete-libreria divide in due aree distinte la prima sala della mostra Vedere l’Invisibile.
Osservando attraverso le aperture create dai libri mancanti, il visitatore scopre e diviene partecipe di un’inaspettata gravitazione di corpi celesti: i ‘meteoriti del quotidiano’. Un flusso incessante di elementi della vita d’ogni giorno nella forma di un inaspettato altrove presente, che assume l’aspetto dell’infinitamente vicino e dell’infinitamente lontano, del grande e del piccolo: dell’assolutamente, invisibilmente, straordinariamente prossimo a noi.
Questa prima sala della mostra, che dà accesso alle ricerche scientifiche e tecnologiche più avanzate attorno alle cellule, gli elettroni e i modelli molecolari, le forze e le particelle subatomiche, la microscopia e nanometria, i pianeti, le stelle, le onde gravitazionali e l’universo, é uno spazio di transizione e di passaggio, ma al tempo stesso di meditazione, visione e ascolto: un luogo di consapevolezza.
Titolo: Sala Zero. L’Invisibile Quotidiano
Anno: 2022
Tecnica: Installazione ambientale site-specific. Ingrandimento fotografico sfocato su parete, video installazione a tre canali, intervento acustico a 4 canali nel doppio spazio architettonico.
Dimensioni: Dimensione ambiente.
Hanno collaborato alla realizzazione del progetto:
Tiziano Crotti: Composizione, elaborazione e sound design.
Marco Ferrari: Digital design e video proiezioni.
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