Grida dal Tempio
GRIDA DAL TEMPIO, 1999
Stock Exchange Building, Piazza Affari, Milan
Fixed projection, sound diffusion of recorded voices
Sound design: Tiziano Crotti
GRIDA DAL TEMPIO, 1999
Stock Exchange Building, Piazza Affari, Milan
Fixed projection, sound diffusion of recorded voices
Sound design: Tiziano Crotti
GRIDA DAL TEMPIO, 1999
Stock Exchange Building, Piazza Affari, Milan
Fixed projection, sound diffusion of recorded voices
Sound design: Tiziano Crotti
ABOUT THIS WORK
The monumental Milan Stock Exchange Market building from the ’30 is no longer in use. Nowdays it is a perfectly restored and turned into a silent office building which has lost its original identity, in spite of its history and location in the business centre of Milan.
The photograph of the white marble facade is projected at night in a 1:1 scale and in register with the real architecture but out blurred and skewed, so that the building appears like a vanishing monument. The projection makes the building visible at night dematerializing its massive architecture: a ghost building in the context of the business centre. The recorded voices of the stockbrokers from the no longer existing market are diffused in the square. Their sound recalls the immaterial presence of a vanished time.
Il monumentale Palazzo della Borsa Valori di Milano, costruito negli anni ’30 per ospitare le contrattazioni e gli scambi delle azioni e delle merci, ha perso la propria identità e ragion d’essere. Restaurato e ripulito rappresenta oggi un’enigmatica presenza nel cuore di Piazza Affari.
L’installazione luminosa e sonora “GRIDA DAL TEMPIO” intende rispecchiare la perdita d’identità e di memoria di questo luogo.
L’immagine fotografica del Palazzo viene proiettata sfocata e in scala 1:1 sulla sua bianca facciata in travertino. Gli elementi immateriali della proiezione luminosa interagiscono con quelli architettonici reali. L’edificio risulta evanescente e quasi smaterializzato dalla luce stessa che l’ha reso visibile. Al confronto con gli edifici in penombra che lo circondano, il Palazzo si trasforma in un inquietante elemento architettonico estraniato dal contesto urbano.
Le voci registrate dell’originale Borsa gridata vengono diffuse dall’interno del Palazzo e pervadono la piazza. Le grida evocano la memoria della svanita funzione per cui l’edificio fu costruito e della cessata vita al suo interno. Così, mentre la luce dissolve lo spazio, il suono richiama l’immateriale presenza di un tempo svanito.
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