The Double Life

DOPPIO CORO, 2008
C-print face-mounted to plexiglas, aluminum / Archival pigment print, aluminum, framed
cm 290x180 (200x125, 125x78)

DOUBLE LIFE, 2008
C-print face-mounted to plexiglas, aluminum / Archival pigment print, aluminum, framed
cm 85x200 (53x125)

ORO POSITIVO, 2008
C-print face-mounted to plexiglas, aluminum / Archival pigment print, aluminum, framed
cm 85x140 (120x200)

DOPPIO ORO, 2008
C-print face-mounted to plexiglas, aluminum / Archival pigment print, aluminum, framed
m 85x156 (120x230)

ORO NEGATIVO, 2008
C-print face-mounted to plexiglas, aluminum / Archival pigment print, aluminum, framed
m 85x140 (120x200)

DOPPIO ROSSO, 2008
C-print face-mounted to plexiglas, aluminum / Archival pigment print, aluminum, framed
cm 85x160 (125x235)

SLYLIGHT, 2008
UV ink-jet print on 27 double glazings back-lit by radiated light
cm 550x240

  • ABOUT THIS SERIES

  • La Doppia Vita è il titolo dell’installazione che Silvio Wolf ha concepito e realizzato per l’Auditorium Conciliazione di Roma. L’opera si compone di 7 parti, collocate in due diversi spazi dell’edificio: La Sala Vip e la Sala del Coro.

    L’artista interpreta il grande spazio pubblico dell’Auditorium attraverso tracce e particolari della sua architettura. Utilizzando il mezzo fotografico e la luce ha creato opere fotografiche di grandi dimensioni, caratterizzate da una visione astratta e combinatoria del luogo che l’ha ispirato.

    Tutti i lavori esplorano a più livelli le idee di Doppio e di Altrove. La sala Vip è il simbolo ed il doppio dell’Auditorium; un luogo magico e sospeso nel tempo, in cui le opere a parete ed il grande lucernario retro-illuminato sono le visibili soglie tra due luoghi e due mondi, attigui ma profondamente diversi: da un lato percepiamo l’energia, la vita pulsante e il continuo divenire dell’Auditorium, dall’altro lo spazio rarefatto e sospeso dell’Installazione, che invita all’arresto, alla riflessione e all’ascolto.

    Nella Sala del Coro lo spazio architettonico e la grande opera fotografica a parete, che sviluppa il doppio motivo prospettico d’un particolare del pavimento, interagiscono simultaneamente definendo nuove relazioni con l’architettura e una nuova percezione dello spazio.

    Per l’artista, l’idea del Doppio è la metafora d’una relazione vibrante tra interno ed esterno, presente ed altrove, visibile ed invisibile che la fotografia e la luce trasmettono.