Present Perfect

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Photographica Fine Arts, Lugano, 2014

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Photographica Fine Arts, Lugano, 2014

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Photographica Fine Arts, Lugano, 2014

  • ABOUT THIS EXHIBITION

  • PRESENT PERFECT

     

    11.09 – 14.11.2014
    Photographica FineArt, Lugano

     

    La mostra di Silvio Wolf Present Perfect esplora la speciale natura di Soglia dell’immagine fotografica con particolare riguardo alle sue implicazioni esperienziali e concettuali. 

    In tutti i lavori esposti è fondamentale la relazione tra opera e sguardo, così che visione e significato divengono variabili di un unico percorso che pone attivamente il Soggetto al centro dell’opera. Realtà fenomenica e sguardo dell’osservatore convergono sulla superficie fotografica, luogo di coincidenza tra flussi temporali e percettivi complementari e distinti: un campo simbolico di unione e separazione che dona identità a entrambi. 

    Come afferma Silvio Wolf: “M’interessa la ‘Realtà dell’Immagine’ che si carica di senso nel tempo presente dell’esperienza: essa è mentre accade. L’opera attiene all’individuo e alla sua consapevolezza: l’artista è medium tra Realtà e Soggetto. L’immagine è una soglia vibratile tra altrove e presente: l’invisibile è sotteso al visibile, le immagini ne sono le forme simboliche d’interpretazione”.

    L’artista sostiene che l’attuale condizione bulimica indotta dall’eccessivo consumo d’immagini stia producendo un radicale impoverimento dell’esperienza visiva, al punto che dalla loro sovraesposizione consegua un’incipiente cecità dello sguardo e incapacità di guardare. L’opera di Wolf suggerisce invece la ricerca di una condizione di rallentamento e di ascolto, spostando l’attenzione dal referente, ormai ridotto a un lontano rumore di fondo della visione retinica, alla centralità del Soggetto: colui che vede. I lavori in mostra inducono a spostare l’attenzione dal tempo e dallo spazio dello scatto, all’hic et nunc di chi si confronta con la realtà dell’opera. Il tempo presente della visione, il luogo in cui accade, rivelano il senso dello sguardo, offrendo un nuovo orizzonte interpretativo al pensiero sulla Fotografia.

    Lo spazio della galleria è pensato dunque come un unico percorso visivo ed esperienziale attraverso le stazioni di altrettanti cicli di lavoro, aperto a una riflessione sull’apparire dell’immagine e la condizione in cui essa si manifesta: la sua presentazione piuttosto che la rappresentazione di un’esperienza -altrove- nel tempo e nello spazio è la visione unificante di Present Perfect.

    Questa attiva ricerca di una relazione fortemente soggettiva tra sguardo e immagine si sviluppa senza soluzione di continuità attraverso le apparentemente astratte campiture cromatiche degli Orizzonti, presentati in forma simmetrica nelle prime due sale; le superfici riflettenti delle Soglie a Specchio e quella auto-illuminante di Meditation nell’intimità della terza sala; infine l’inedito ciclo di opere semi-specchianti e interattive Shivah nella quarta sala, concepita come sorprendente project-room a compimento dell’intero percorso della mostra.