Condomini
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
CONDOMINI
Multimedia installation
Piero Cavellini Gallery, Brescia, Italy, 1992
ABOUT THIS EXHIBITION
The idea for the multimedia installation ‘CONDOMINI’ is the result of having discovered an episode in Franz Kafka’s life: his journey to Brescia in September 1909. Kafka went to see the ‘First International Air Show,’ and later recounted his experiences in the tale “Die Aeroplane in Brescia,” published in German by the Prague newspaper Bohemia on 29th September 1909.
Starting from this, Silvio Wolf has elaborated a network of space-time relations, both physical and virtual. For this purpose, he has employed both the traditional techniques he normally works with (light, three-dimensional photography and fixed slide projection on walls) and those he uses for the first time (cave drawings and electronic images). This approach involves the entire architectural space of the gallery, creating a ‘double flight’: a metaphoric and symbolic relationship between the verbal and visual fragments of Kafka’s biography and structural and poetic elements of Silvio Wolf’s own work.
This mutual relationship unfolds along the installation route, from the ‘Hall of Words’ to the ‘Backlighting Room’, from the ‘Hall of Flight’ to the ‘Hall of Doubles’. Thus we have a continuous interrelationship of opposing and complementary forces marked by the use of black and white, by the simultaneous presence and absence of light, by the coexistence of double structures, whether in the manual work on the walls (cave drawings), in the non-material elements (projections) or in the three-dimensional works (Cibachrome on laminated foam and enamel).
This sequence of double inter-reacting relations leads towards an arcane and profound moment of unification when the video shows the discovery by an invisible visitor of archaic cave drawings. The electronic image slowly reveals that the graffiti is wall drawings by Franz Kafka, and that the area traversed by this invisible visitor in his mental journey is the same as that which Silvio Wolf has constructed his installation in Brescia.
The video, paradoxically, shows real visitors the existence of another parallel immaterial installation. Material and immaterial work create each other, intertwine and fuse together in a Condominium of Space and Time.
Vivien Memo : composition and vocal performance
Cheryl Growden : clarinet
Monica Nobile : scaled-down architectural model
Mario Liguigli : video camera and post-production supervision
L’idea dell’installazione multimediale “CONDOMINI” nasce dalla scoperta di un episodio della vita di Franz Kafka: il suo viaggio a Brescia nel settembre 1909. In tale occasione Kafka fu spettatore del “Primo Incontro Aviatorio Internazionale” e da questa esperienza nacque il racconto “die Aeroplane in Brescia” pubblicato in tedesco dalla rivista di Praga “Bohemia” il 29/9/1909.
Muovendo da questo singolare e remoto episodio, Silvio Wolf costruisce una rete di relazioni spazio-temporali, fisiche e virtuali, utilizzando sia le tecniche tradizionali del proprio lavoro (luce, fotografia tridimensionale, dia-proiezione fissa su parete ), sia tecniche inedite (disegno rupestre, immagine elettronica) per coinvolgere tutto lo spazio architettonico della galleria nella creazione di un “doppio volo”: il rapporto metaforico e simbolico tra frammenti verbali ed iconici della biografia kafkiana, ed elementi strutturali e poetici del proprio lavoro.
La relazione reciproca si snoda attraverso il percorso installativo dal “Vestibolo delle Parole” alla “Stanza Controluce”, dalla “Sala del Volo” alla “Sala del Doppio”. Un continuo rapporto di opposizione e complementarietà segnato dall’uso del nero e del bianco, la simultanea presenza ed assenza della luce, la compresenza di doppie strutture, sia negli interventi manuali a parete (i disegni rupestri), sia negli interventi immateriali (le proiezioni), così come nei lavori tridimensionali (Cibachrome sagomati su espansi laminati e smalto).
La sequenza di doppie relazioni interattive conduce ad un momento segreto e profondo di unificazione quando il video documenta la scoperta da parte di un visitatore invisibile di arcaici disegni rupestri. L’immagine elettronica lentamente rivela che i graffiti scoperti sono disegni parietali di Franz Kafka, e che lo spazio attraversato in questo in questo viaggio mentale é lo stesso nel quale Silvio Wolf ha costruito la sua installazione nella galleria di Brescia.
Il video paradossalmente documenta ai visitatori reali l’esistenza di un’altra installazione parallela e virtuale.
Lavoro reale e virtuale si generano, compenetrano e fondono in un CONDOMINIO dello Spazio e del Tempo.
Contributi per la realizzazione video:
Vivien Memo: intervento vocale e composizione
Mari Liguigli: riprese e supervisione post-produzione
Monica Nobile: modello architettonico miniaturizzato
Cheryl Growden: clarinetto
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